Capita spesso che in studio arrivino pazienti che portano come problematica da risolvere non solo un dolore, ma una postura che non piace. Sono i casi in cui mi sento dire: "Sono storto".
E allora perché non affrontare insieme questo argomento?
Cosa è la postura?
Si sente spesso parlare di postura, ma non sempre sappiamo cosa essa sia. La postura è la posizione complessiva del corpo e degli arti nello spazio, sia questo in posizione eretta, seduta o sdraiata.
Può capitare infatti che una persona modifichi inconsciamente la posizione del proprio corpo in base a come questo è nello spazio.
Ti è mai capitato di essere scomodo in piedi ma essere comodo da sdraiato anche se assumi la stessa posizione? Ti è mai capitato di non riuscire a tenere la colonna "dritta" da seduto ma di riuscirci quando sei in piedi?
Qual è la postura corretta?
Nei libri viene descritta quella che è definita la postura corretta da assumere, ma non sempre -anzi molto spesso- questa è quella giusta per noi. Alla base di una giusta posizione del corpo nello spazio sono state descritte 3 regole:
1. Economia -> utilizzo di meno energie possibili
2. Equilibrio -> il corpo deve stare in equilibrio per poter rispondere alle forze esterne
3. Comfort -> la giusta posizione al fine di non avvertire dolore
Va da sè che queste 3 leggi non si intersechino nel medesimo modo in tutte le persone ma che dipende dal vissuto di ognuno. Si può riassumere dicendo che esiste una postura corretta, ma che questa è personalizzata a seconda dell'individuo che abbiamo davanti.
In quali casi la postura errata può portare a dolore?
Il dolore è riconducibile alla postura quando viene a mancare una delle leggi sopra descritte.
Negli ultimi anni si è parlato di sovente di postura errata sopratutto per quando concerne i lavoratori alla scrivania, ma non sempre sono i soli coivolti. Una postura errata si può ritrovare a qualsiasi età, ecco a seguire alcuni esempi.
Neonati -> si può notare in alcuni neonati l'abitudine a stare con il capo ruotato ed inclinato da uno stesso lato, questo viene descritto in medicina con Plagiocefalia Posizionale Posteriore e porta ad un appiattimento della testina da un lato piuttosto che dall'altro. Si può parlare di postura errata in quanto questo può avere ripercussioni non solo dal punto di vista estetico, ma sul lungo andare anche dal punto di vista funzionale (es. rigurgiti, coliche, ecc..). Di questo vi parlerò nello specifico in un altro articolo, in quanto ho avuto la fortuna di poter collaborare con una collega e un medico pediatra per fare uno studio sperimentale proprio su questo argomento.
Adolescenti -> in questa età sono più frequenti i vizidi portamento, contraddistinti da atteggiamenti posturali errati assunti dai soggetti che incurvano la colonna vertebrale. Si tratta di comportamenti che correggibili e nulla hanno a che vedere con la scoliosi. Si tratta di posture viziate dovute principalmente a mancanza di adeguato movimento e/o a posizioni scorrette mantenute a lungo, oppure in altri casi si tratta di posizioni assunte per sopperire a qualche altra problematica che influisce sulle entrate (es. vista, appoggio podalico, problematiche relative alla dentizione, ecc..), si parla in questo caso di un atteggiamento compensativo inconsapevole.
Adulti -> in questa fascia di età i motivi che portano ad uno scompenso delle regole descritte sopra, e quindi a dolore, possono essere moltissime e la risoluzione varia ancora di più in base al soggetto ed allo stile di vita che questo mantiene. In genere la risoluzione si ottiene con incontri più frequenti e un controllo una tantum per vedere se il trattamento ha mantenuto osteopatico i suoi effetti sul lungo tempo.
Anziani -> nel caso dei soggetti anziani la postura è difficilmente correggibile in toto, ma spesso si riesce a placare il dolore per un lasso di tempo variabile. In questi casi può essere utile vedersi più spesso per aiutare la persona a vivere al meglio le giornate.
Postura ed osteopatia
Mi sembra utile ricordare che l'osteopatia ricerca la causa del dolore e non di eliminare solamente il sintomo momentaneamente, questo implica il fatto che talvolta ci voglia più tempo per eliminare la sintomatologia ma il nostro scopo è quello di far si che non ritorni più una volta scomparso.
Spesso il dolore associato a un problema di natura posturale nasce da disfunzioni di tipo osteopatico, ovvero per ipomobilità di una qualsiasi struttura anatomica. Attraverso specifici test osteopatici l'operatore può capire la natura del dolore e lavorare direttamente su questa.
Può essere utile inoltre dare consigli e/o esercizi eseguibili comodamente a casa al fine avere continuità con gli stimoli positivi che questi danno al nostro organismo.
Alcuni consigli
Quando sollevate un peso usate la forza delle gambe cercando di non curvare la colonna né inarcandola né ingobbendola; non sollevatelo mai con le braccia tese e portatelo il più vicino possibile al tronco
Quando andate dal vostro osteopata se ritenete possa essere utile richiedete esercizi di mobilità del rachide
Mantenete il corpo in esercizio al fine di mantenere un buon tono muscolare addominale e dorsale
Se lavorate seduti procuratevi una sedia ergonomica adatta
Se il vostro lavoro prevede di stare diverse ore in piedi procuratevi le scarpe adatte a questo tipo di sforzo
Per qualsiasi domanda o per prendere un appuntamento e capire meglio il vostro assetto posturale non esiste a contattarmi!
Comentarios